Osservare la natura

…ma quanto è generico dire natura, ma quanto è normale dire natura, ma quanto è grande la natura, ma quanto ne sappiamo di natura, ma quanto siamo noi Sapiens natura?

La natura nella visione Sapiens

…al giorno di oggi l’essere umano è nuovamente attratto dalla natura, un avvicinamento timido o risoluto, chi osserva un fiore, chi sfida gli elementi naturali, infinite sfaccettature della BIOFILIA…

… osservare la natura, nelle sue forme vitali, come le piante e gli animali, implica delle prerogative necessarie, degli attrezzi  naturali”””si chiamano, “pazienza, “curiosità, “coraggio, “rispetto, “riconoscenza e molte altre che lascio completare a voi…

…sfidare la natura, necessita di strumenti a volte innaturali, come facilitatori di avvicinamento e approccio, materiali tecnici che consentono questo, ma nello stesso tempo ci isolano come alieni sfidanti gli elementi ed evocano la competitività e le paure nel Sapiens…

… sicuramente se ogni nostro approccio sarà rispettoso dei delicati equilibri necessari, presupposto comune ad entrambi i modi di avvicinarci alla natura

…lei sarà lì ad attendere di meravigliarci nuovamente…

…ci vediamo in Natura…

…impronta ecologica…

…nel tempo in cui sulla terra nel piccolissimo spazio in cui vi sono tutti gli esseri viventi chiamata “biosfera o zoosfera” ci siamo anche noi e le piante…

… questo spazio, l’unico che ci è limitatamente concesso senza strumenti accessori da Sapiens”, ci sono precluse la “atmosfera” perché sappiamo volare, e la “rizosfera” perché non sappiamo respirarci ne scavare con le mani, significa senza mezzi, dunque!!!  camminando sopra la terra,  ad esempio a piedi nudi, immaginatevi quanti limiti abbiamo…io lo chiamo GAIA…

IMPRONTA ECOLOGICA
SECONDO I SAPIENS

…su Gaia che è molto tollerante, tutto ci è concesso, compiere ogni azione che ha e avrà delle conseguenze, animali e piante ne sono tragicamente nell’immediato i testimoni, copriamo Gaia con manti  artificiali strisciati per regolare il nostro sfrecciare, realizziamo dimore artificiali  e compresse, annientiamo le nostre difese immunitarie da esseri resilienti…e molto altro…augurandoci che non tocchi al Sapiens, ma in realtà sta già accadendo, ma ad un ritmo lento, così lentamente che non c’è ne accorgiamo, inesorabilmente!!!…

…ci si rivede nell’ANTROPOCENE…

GREENWALKEXPERIENCE

Si tratta di un format, una attività svolta da Formatori certificati…

adattabile a tantissime attività nel verde, che includono l’uso dei bastoncini  come strumento di facilitazione in un cammino dinamico e di scoperta, attraverso la comprensione della “propriocezione” capacità persa nel passaggio all’uomo SAPIENS

un cammino consapevole che va a modulare il respiro ed il battito cardiaco, un movimento  lento che consente di acquisire maggiori proprietà dall’ambiente, uno spostamento che accentua la percezione dei propri sensi e delle proprie capacità, ma anche prevede la narrazione dei contesti di benessere incontrati, come le risorse degli alberi e le proprietà delle erbe, ma anche il valore emozionale” OLISTICO” del paesaggio e degli ambienti scelti per le attività, sviluppabile nei momenti di quiete in soste dedicate al racconto, ma che andranno a favorire lo stretching e le attività fitness sul posto, durante gli spostamenti con i bastoncini si attiveranno esercizi in moto dinamico, benefici per le funzioni psicofisiche e di benessere, necessarie per lo svolgimento di una corretta 

greenwalkexperience…

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Cono”scienza

Spesso ho la fortuna di trovarmi davanti a nuovi stimoli, nuove attività formative, nuovi approfondimenti, o mie semplici e sempre presenti curiosità

…ogni ricerca ha come sua origine il cercare associato alla curiosità, come una sorta di infanzia continua e come conseguenza il tornare a cercare, di qui la difficoltà potrebbe essere il perdersi tra le infinite e bellissime direzioni a cui può portare…io vi confesso che sono un personaggio esperienziale, cerco ed esperisco, conosco e chiedo conferma, imparo quotidianamente e mi interrogo…

…la mia gioia e la mia condanna sono che adoro la natura in tutte le sue sfaccettature, dunque infinite…ma se non mi perdo in quelle famose direzioni, trovo delle connessioni incredibili, delle prove, delle rivelazioni…ma ammetto che magari sono solo uno dei tanti entusiasti di NATURA

Quasi mi definirei un #entusiasmologodinatura

#pensadapiantagiscidauomo

… questo hashtag come usiamo dire al giorno di oggi, dove inseriamo in scatole virtuali gli assoluti dei nostri momenti fissati in uno scatto…

… momenti così importanti da mostrare che a volte ne perdiamo la reale bellezza, la emozione, il senso…

…ti sei mai immedesimato in una pianta?…

…nel coltivarla, si perché non sono selvatiche, nate nel loro luogo scelto per natura, ma coltivate, come diciamo noi Sapiens, nel prendersene cura gli esseri umani, nel farne strumento produttivo da usare i contadini…

.. vorremmo essere in tanti, un fiore selvaggio, un albero, una pianta aromatica, una pianta ornamentale, magari tropicale, di terre esotiche…

…invece queste altre piante da noi, destinate ad una giacitura spesso non giusta secondo natura, spesso frutto di logiche dettate dallo spazio ed il tempo a disposizione, o i macchinari da usare…a volte gioco agli incontri sull’orto con il pomodoro, e dico ” hai mai pensato da pomodoro” prima di piantarne uno, o da zucchina prima di seminarla, da patata nell’affidarla al suolo?

…di qui poi le difficoltà nella gestione, che necessitano di tanti aiutini, difesa, sostegno, acqua e molti altri…

…le loro proprietà però e ricchezze, comunque saranno in grado sempre di gratificare la fatica di piantarle””dove volevamo soltanto noi””

#wellnessandnaturalcoach

“BioMimetismo”

…una parola incredibile, un significato ancora più sorprendente, un comportamento dettato dalla Resilienza…

…un comportamento messo in atto da ogni essere vivente sulla Terra, questo luogo che io chiamo Gaia…

… biomimetismo applicato…

In ogni situazione ove sia necessario gli esseri viventi adottano strategie efficaci, siano dettate dalle esigenze nutritive come la caccia se sono predatori, ma altrettanto se sono le prede…ogni essere di ogni ordine e grado mette in atto questa pratica vitale sin dalle origini di Gaia…

…applicato anche alle loro dimore momentanee come ad esempio tane e nidi, ma capace di mutare addirittura la morfologia di aspetto stessa come nelle specie a livrea variabile stagionalmente…

…e nell’uomo?…nei sapiens questa imitazione è alla ennesima potenza, i sapiens sono la specie più rappresentativa di questo meccanismo, ogni volta che cambiano vestito secondo la moda somigliando alle folle, alla propria identità se mirate all’essere diversi, strumento di comunicazione e di status riconosciuti il “vestito” è per noi anche la impossibilità di mutare l’aspetto e la impossibilità di attuare un vero e proprio biomimetismo…ed allora sfoghiamo, patacche, mostrine, e molti altri strumenti di riconoscimento pubblico, e poi chiome e barbe per status come strumento dimostrativo di maturità o selvatichezza… rimanendo e dimostrando a volte di essere sapiens vulnerabili nell’anima…

…tempo…

… viviamo in continua ricerca e conflitto con la ricerca di un tempo nostro…

…un tempo capace di soddisfare e rendere armoniosa la vita od almeno il tempo cosciente!!!, già perché il tempo non si ferma al tempo cosciente…

…la natura ci è insegnante anche in questa direzione, in che modo?

… temporalità…

…la osservazione degli elementi in natura, stimola la comprensione in una fase o momento iniziale, dove la nostra mente proietta una immagine armonizzata, unica…ma in realtà ogni immagine in natura è un assemblaggio di numerosi istanti, scomponibili e connessi tra loro…

…la osservazione temporale scomposta, riesce a farci comprendere che siamo natura e siamo connessi, ma possiamo capire dove agire nell’armonizzare i tempi disomogenei e disconnessi del nostro TEMPO cosciente…

…#greenwalkexperience… svolto in natura è capace di facilitare questa connessione tra noi, la natura ed il nostro prezioso tempo…

…gli Elementi e la Natura

…si parla da tempo immemorabile di natura e di elementi naturali, dove la si può trovare, gli elementi che la compongono, gli elementi che le donano la vita, gli elementi che ne rappresentano per noi la essenza…un tema dibattuto da secoli, conteso da filosofi e scienziati, in corsa ed affanno alla ricerca di una comprensione forse impossibile, la stessa evoluzione lenta della natura, ma più veloce della razionale comprensione dell’uomo, fa si che la natura sia sempre in anticipo e da capire… TERRA ACQUA FUOCO ARIA LEGNO METALLO ESSENZA-VITA

Frame Elementale.

Fusione Elementale

…terra, acqua, aria, fuoco, legno, metallo, anima vitale, questa è la giusta via per capire… Quando vago in natura, mi traccio un percorso, studio il sentiero, mi attrezzo, mi preparo, e poi accade la Natura, lì sono costantemente rapito dalla sua bellezza, la sua armonia, la sua capacità di porsi agli occhi attenti, vispi, vivaci, curiosi, cercatori, esploratori, ma mentre la esploro, ne percepisco la consistenza, fisica e vitale, ne vedo di cose io nella mia strana osservazione, vedo segni inequivocabili di attimi di vita accaduta, una piuma, un ciuffo di pelo, una foglia caduta, un seme, il petalo di un fiore, un resto animale, ma anche una impronta, un graffio, una nuova vita, sono le vere emozioni, mi soffermo e le immagino, le visualizzo, le teatralizzo, vi dò vita nella mia mente, LE VIVO…

…le vivo, le sento, le cerco di conoscere, le ammiro, ne faccio parte?…in realtà ne sono un ospite privilegiato, che attraverso veloce un luogo e un tempo lento, che difficile rallentare così tanto, che difficile osservare così tanto… l’animale uomo lo sa fare!, l’uomo?… CI STA LAVORANDO… da secoli…

GAIA: l’Uomo e l’albero

«Lʼuomo e gli alberi si somigliano molto. Esiste una connessione magica fra queste due entità, una sorta di filo dorato dipanato e voluto dalle scelte di Gaia, la nostra madre terra. Si racconta che in un tempo molto lontano, Gaia creò due esseri viventi: lʼuomo e lʼalbero. Due creature molto differenti lʼuna dallʼaltra, ma che per sempre avrebbero cooperato alla loro vita. Il primo fin da subito si mostra decisamente affamato: capisce che alimentarsi è un bisogno primario, di cui non si può fare a meno. Ed è così che lʼuomo priva un albero di una foglia e se la mangia. A seguito di questo comportamento, Gaia stabilisce che allʼuomo – che aveva avuto il vantaggio di potersi spostare, di andare alla ricerca di ciò che gli mancava – sarà per sempre condannato a questo privilegio, il movimento perpetuo. Allʼalbero, invece, Gaia dona il nutrimento che viene dal cielo, dallʼaria, dallʼacqua, dalla terra, ma lo priva della possibilità di muoversi, forzandolo allʼimmobilità più assoluta.

Opposti in unʼapparente antitesi, uomo e albero finiscono con lo stabilire un legame di assoluta reciprocità e interdipendenza: il primo cede al secondo lʼanidride carbonica, mentre il secondo dona al primo lʼossigeno. Questo ciclico ed eterno scambio io lo chiamo biofilia, o meglio fitofilia».

…e gli altri esseri che popolano la terra?

FIORI DI MONTAGNA

…nel vagare tra le vette Trentine, spesso ci si imbatte in meraviglie… colori che riescono a fare sobbalzare il cuore, colori che riescono a donare gioia…SONO I FIORI…queste straordinarie manifestazioni di Gaia, della Terra…

…i colori del sole…

… ebbene queste meraviglie necessitano di un requisito speciale per mostrarsi, la quete di pensiero è sicuramente una di queste, la curiosità una delle indispensabili, la gratitudine ad ogni nuovo incontro la regola…in questi luoghi dove pochi riescono ad avventurarsi, pochi sono accolti, la sensazione è unica, una sorta di connessione” scusatemi la parola abusata” ma ci si sente veramente così, accolti e tollerati oppure respinti ed allontanati, luoghi legata alla nascita stessa di Gaia, dove i più capaci riescono a narrarne le origini, la stessa nascita, ogni pietra, ogni granello di sabbia ci racconta la terra molto prima dell’uomo…ma loro i FIORI, sono nel qui ed ora, pronti a fare sobbalzare le nostre fantasie e desiderio di raccontarne la bellezza, come si è fatto da tempi immemori…